
Se una volta investire in Borsa era considerata un’attività riservata a poche persone, in particolare appartenenti al ceto benestante, con il passare del tempo si è verificata una evoluzione che l’ha infine democratizzata. Oggi, infatti, sono molti gli italiani che decidono di investire i propri risparmi sulle azioni, spinti anche dalla constatazione che immobilizzarli su un conto bancario non solo non rende, ma a volte può diventare ancora più rischioso.
Va però sottolineato come si tratti appunto di investire in Borsa, non di giocare, come invece si diceva una volta, trattandosi di una attività tale da richiedere una serie di conoscenze ben precise, se non si vuole rischiare di perdere presto, e senza rimedio, i soldi impiegati.
A tal proposito va senz’altro ricordato come non sia assolutamente vero che per investire in azioni occorra possedere molti soldi, mentre è senz’altro più corrispondente a verità l’affermazione secondo la quale, a parità di scelte, un investimento riuscito rende in proporzione ai soldi investiti, siano essi tanti o pochi. La pericolosità dei mercati azionari, che sono volatili per definizione, è invece dimostrata dal fatto che un errore compiuto investendo molti soldi può essere molto più disastroso di quello che veda l’impiego di risorse limitate. Proprio da quest’ultima considerazione discende la necessità di diversificare al massimo i propri investimenti, suddividendo la posta in modo da poter compensare eventuali perdite su un titolo coi guadagni collezionati sugli altri. Un’avvertenza che però viene spesso disattesa dai piccoli investitori, che magari puntano tutto il denaro disponibile su un solo asset, dipendendo esclusivamente da quello e non di rado venendone affossati, andando ad ingrossare le file del cosiddetto parco buoi.
Come guadagnare in Borsa
Una statistica afferma che addirittura l’87% degli investitori in azioni perde i propri soldi, mentre il restante 13% riesce a guadagnare. Dati che dovrebbero far scattare un primo campanello di allarme, senza naturalmente indurre a catastrofismi avventati.
Proprio in base ad essi, la domanda che si dovrebbe porre chi si accinge ad investire i propri soldi su titoli azionari non può che essere la seguente: come guadagnare in Borsa?
In pratica lo si può fare in due modi: incassando i dividendi che sono distribuiti periodicamente dalle aziende su cui è stato operato l’investimento, oppure acquistare le azioni ad un prezzo e rivenderle ad uno superiore a quello di acquisto. Per poterlo fare, occorre però operare una serie di scelte.
La prima scelta premiante può essere quella di investire in azioni sul lungo periodo. Al riguardo occorre ricordare come alcuni studi dimostrino in maniera abbastanza evidente il vantaggio di investire in questo modo, di cui il miglior testimonial possibile è Warren Buffett, il più ricco investitore vivente.
Altra modalità di commercio che può produrre risultati tangibili è quella che prevede l’investimento soltanto in cose che si comprendono. Se si decide di investire su una azienda, occorre conoscerla bene e comprendere le peculiarità del comparto in essa opera. Se un simile modus operandi non è in grado di fornire certezze assolute, può comunque predisporre le basi per evitare errori marchiani.
Non va poi dimenticato come per valorizzare il nostro investimento sia sempre il caso di puntare su aziende che possono contare su un vantaggio competitivo rispetto alle altre dello stesso comparto produttivo, ovvero prodotti particolari oppure modalità operative che consentano al management di generare maggiori profitti rispetto alla concorrenza.
Proprio la qualità del management deve poi essere oggetto di accurata analisi. Le aziende che hanno una dirigenza migliore sono sicuramente avvantaggiate rispetto a chi non può contare su una carta di questo genere.
Non va poi sottovalutata una strategia tendente ad iniziare con pochi titoli, avendo cura di diversificarli, in modo da ridurre al massimo il rischio. Una diversificazione che deve avvenire non solo a livello di aziende, ma anche di settori industriali per poter assicurare frutti.
Quando comprare e vendere azioni
Se si intende guadagnare, occorre anche sapere che ci sono dei momenti più opportuni per acquistare o vendere azioni. Contrariamente a quanto si pensa, il momento migliore per acquistare titoli azionari è proprio quando il mercato è in fase di rottura, ovvero quando sta ripiegando in maniera molto netta, ad esempio quando i mezzi di informazione preannunciano un vero e proprio crollo. Mentre è consigliabile vendere a poco a poco quando i mercati sono arrivati ai loro massimi storici.
Va inoltre sottolineato come gli addetti ai lavori consiglino di preferire l’acquisto di ETF (paniere di titoli che replica la performance e quindi il rendimento di un segmento ampio o specifico di mercato) e ETC (strumenti finanziari emessi a fronte dell’investimento diretto dell’emittente o in materie prime fisiche o in contratti derivati su materie prime, il cui prezzo è legato direttamente o indirettamente all’andamento del sottostante). Essi permettono infatti di diluire il rischio, che invece si avrebbe acquistando i titoli di singole aziende.
Utilizzando accorgimenti di questo tipo, si può senz’altro investire in Borsa con la ragionevole speranza di poter trarre profitto dalle proprie operazioni e non rischiare un bagno finanziario che invece diventa molto probabile gettandosi senza una rete di protezione adeguata, in grado di limitare al massimo le eventuali perdite.
Come investire in Borsa da casa
Il modo migliore per investire in Borsa da casa, è sicuramente quello di scegliere una piattaforma assolutamente affidabile, in grado non solo di offrire servizi, ma anche di garantire tranquillità in relazione ai propri soldi. Va infatti ricordato come nel passato più di un broker si sia reso protagonista di comportamenti opachi o di vere e proprie truffe ai danni della propria clientela. Una cosa che occorre sicuramente sapere prima di dare vita ad un account, in quanto esistono anche piattaforme altamente professionali che traggono il loro guadagno dalla soddisfazione del cliente.
Le piattaforme che fanno al nostro caso sono quelle che possono produrre le certificazioni e i permessi rilasciati dalle authority che sovrintendono alle operazioni di Borsa, permettendo la scelta tra moltissimi asset quotati in in tutte le piazze borsistiche del mondo, Italia inclusa. L’accesso a queste piattaforme consente infatti di fare trading online sulle principali azioni quotate non solo a Piazza Affari, ma anche di investire su indici come il FTSE Mib, il Dow Jones, il Nasdaq, Standard and Poor’s, l’FTSE inglese, il DAX tedesco, il CAC francese e altri.
Tra i broker che vengono consigliati non solo dagli esperti, ma anche da chi ha già avuto modo di saggiarne la serietà, vanno ricordati in particolare:
1) markets, società che mette a disposizione della sua utenza piattaforme come Meta Trader4 e 5, facendosi apprezzare per la diversificazione della proposta;
2) Plus500, una delle aziende più popolari in assoluto la cui serietà è attestata dal fatto di essere non solo regolata dalla FSA, ma anche quotata sulla Borsa di Londra. Caratterizzata da una piattaforma estremamente semplice ed intuitiva, quindi molto adatta ai trader principianti, è però anche in grado di offrire funzionalità grafiche avanzate per gli investitori più esperti;
3) 24Option, da molti indicato come il miglior operatore in assoluto, anche grazie ad una formazione di alto livello e alla possibilità di usufruire di un conto demo prezioso per impratichirsi senza rischiare i propri soldi, prima di iniziare la propria attività in Borsa;
4) IQOption, uno degli ultimi arrivi nella lista dei broker, capace però di scalare rapidamente le posizioni, facendo leva sulla regolamentazione di CySEC e su un deposito iniziale estremamente basso, attestato ad appena 10 euro.